Una curiosità alla quale non so dare risposta.

Una curiosità alla quale non so dare risposta.
Quand’ero un giovane ero attratto da tutta la fauna che mi circondava.
Mi piaceva molto fermarmi dai nonni che vivevano in campagna.
Munito di enciclopedia degli animali, cercavo i piccoli animali che incontravo o vedevo gironzolare nei dintorni della cascina dei nonni.
La talpa, il toporagno, il ratto del grano, la volpe, la faina che uccideva le galline sapevo com’era ma non l’avevo mai vista.
C’era anche la Puzzola che gironzolava ed era riconosciuta dal nonno, anch’essa mai vista da me.
Anche gli uccelli attiravano la mia attenzione, mio papà mi aveva regalato un binocolo che usavo spessissimo osservando rimanendo affascinato dai colori degli uccelli che con il binocolo riuscivo ad osservarli meglio.
La mia domanda quindi è questa.
Vedevo il picchio rosso, quello verde, gazze, ghiandaie, tortore selvatiche oltre a quelle con il collare, le rondini che facevano il nido nella stalla, i paseri, i verdoni, i cardellini, i fringuelli, cinciallegre, cinciarelle, ballerine, piantavo un tridente vicino ad un nascondiglio per nascondermi e assistere alla predazione di una cavalletta legata con un filo ad un rametto piantato nel terreno da parte dell’averla che puntuale arrivava posandosi sul manico del tridente per poi predare.
Vedevo sovente l’upupa, qualche poiana che volava alto nel cielo, storni e merli, rigogolo, persino il torcicollo ho ossevato, però mai vidi un “codibugnolo”
Cosa che oggigiorno vedo frequentemente.
C’è una ragione di questo fenomeno?

Ciao la letteratura dice che dagli anni 90 c'è un leggero declino della specie quindi credo dipenda dal periodo e dagli orari che avevi a disposizione ai tempi. Posso raccontarti la mia esperienza sul Codibugnolo ma anche su altre molte specie che girano nei dintorni della mia abitazione, fino a una decina di anni fa avevo un grande abete nel giardino e dalla finestra della camera osservavo moltissimi uccelli che stazionavano e si alimentavano dentro le sue fronde, i Codibugnoli ci giravano per ore al suo interno alla ricerca di piccoli insetti. Purtroppo ho dovuto tagliarlo perchè era diventato pericoloso e da allora ho meno possibilità di vederli con frequenza però questo non vuol dire che non ci siano.

Complimenti! Hai raccontato anche la mia giovinezza. Aggiungerei solo galline, anatre, oche, tacchini, conigli, maiali e il cuculo che ci accompagnava di giorno con il suo richiamo insieme al merlo ed il canto melodioso notturno dell'usignolo. Non ne elenco altri per non diventare noioso ma ti assicuro che la nostalgia è tanta. Grazie per quanto hai scritto.

Alla vostra descrizione ci aggiungo la quaglia e l'allodola, con i loro canti mi facevano compagnia durante gli assolati mesi estivi. Ora le due specie non le sento più da qualche anno...caccia, veleni in agricoltura e monocolture...

Le cicale che ancora cantano fino a sera, e poi finalmente il silenzio e le lucciole e in lontananza gli usignoli...

Anche la mia infanzia è stata ricca di queste esperienze. Ed ero felice. Ora, sono tornata in campagna e ho ritrovato la perfetta armonia di quando ero bambina. Aggiungerei lo stagno con le rane, il gufo, le civette. Mi fa piacere trovare persone che, come me, valorizzano tutto ciò. Grazie.

In questa discussione, mi corrono in mente bellissimi ricordi. Chiudo gli occhi è corrono nella mia mente, scene che non dimenticherò mai, saranno custoditi sempre nel mio cuore ....... Grazie anche da parte mia per questi ricordi........