AMARANTO COMUNE
Amaranthus retroflexus L.
fam. Amaranthaceae
impollinazione anemofila
fioritura maggio - settembre
polline poco allergenico
Note botaniche sulla specie: pianta erbacea annuale di colore verde chiaro, cosmopolita, con apparato radicale fittonante ma poco profondo, fusto eretto che può superare il metro di altezza, molto ramificato alla base; le foglie sono lanceolate a forma di rombo, portate da lunghi piccioli. Pannocchia densa con la punta terminale leggermente più lunga di quelle laterali. Le infiorescenze piuttosto piccole sono verdastre e presentano numerose spighe formate da fiori unisessuali, posti all'apice del fusto o all'ascella delle foglie; fiorisce in estate ed i semi neri a forma di lenticchia sono portati da frutti a capsula ellittica.
La pianta adulta, eretta e ramificata dalla base, assume la forma di un arbusto che raggiunge un'altezza media di 80-100 cm; tuttavia le dimensioni sono molto variabili in relazione alle condizioni del suolo e possono raggiungere anche i 2 m in terreni molto fertili, così come non possono superare qualche centimetro in situazioni avverse. L'apparato radicale è fittonante e si sviluppa a notevoli profondità.
L'amaranto ha una buona efficienza fotosintetica; deve essere considerata una specie molto competitiva anche per il fatto che è in grado di sottrarre alle colture una notevole quantità di nutrienti. I fiori sono piccoli e di colore verde, prodotti in pannocchie terminali dense e compatte lunghe fino a 16 centimetri. Piccole infiorescenze si trovano anche tra il fusto e il picciolo delle foglie. I fiori maschili e femminili sono sulla stessa pianta. Ogni pannocchia terminale contiene molte punte fitte che hanno brattee lunghe da 4 a 8 millimetri. produce molti semi che possono rimanere vitali fino a 5 anni.
Si riproduce solo per seme e una pianta può produrne fino a 1 milione (in media più di 200.000) che rimangono vitali nel terreno per circa 20 anni.
Per la germinazione, stimolata dalla luce (il seme deve quindi essere in superficie), sono necessarie temperature piuttosto elevate, che portano questa specie ad emergere durante il periodo primaverile-estivo e ad infestare di conseguenza le colture che svolgono il suo ciclo in questo periodo, e in particolare le erbacce.
Le popolazioni azteche coltivavano varie specie di amaranto la cui farina veniva utilizzata come alimento ed era anche impastata per modellare idoli religiosi. L'amaranto preferisce terreni ben drenati, di medio impasto, freschi, climi caldi e posizioni soleggiate.
Nel mondo: è una specie cosmopolita. In alcune zone asiatiche è ancora utilizzato per la produzione di farine alimentari; in altre zone dell'Asia o dell'Africa le giovani piante vengono consumate anche fresche come insalata.
In Italia: si trova spontaneamente in tutte le regioni fino a 1200 metri di altezza; considerato un pericoloso parassita delle colture agricole primaverili-estive
In quest'altra tabella, l'amaranto è stato confrontato con altri alimenti ad alto contenuto proteico.
Come si evince dalla tabella, la proteina dell'amaranto raggiunge un potere nutritivo addirittura superiore a quello del latte vaccino.
Amaranto 75%
Latte. 72,2%
Soia... 68%
Orzo 62%
Grano ... 56,9%
Arachidi... 52%
Mais 44%
In natura cardellini, fanelli, cardellini e passeri sono le specie che ho visto maggiormente nutrirsi dei semi di questa pianta, soprattutto in autunno e inverno; E visto che i semi dell'amaranto comune e di altre specie della stessa famiglia delle Amarantaceae sono usati in natura dal Cardinale del Venezuela e da altri spinus, perché non utilizzare i semi di questa pianta anche per i nostri cardellini e soprattutto?
per spinus domestico?. Credo che questa pianta, ricca di minerali, fibre e proteine, non debba mancare nell'alimentazione dei nostri uccelli.
Le sue proteine sono di altissima qualità ed è ricchissimo di Lisina, un amminoacido essenziale di cui generalmente mancano i cereali. È ricco di calcio, fosforo, magnesio e ferro. È anche una buona fonte di fibre (fino al 15%). L'assenza di glutine lo rende adatto alla dieta dei celiaci e dei bambini nel periodo dello svezzamento.
Quando vengono bolliti, i chicchi di amaranto tendono ad aggregarsi sotto forma di una massa gelatinosa: per evitare ciò, possono essere cotti insieme ai cereali (come l'orzo o il riso) o alle verdure, migliorandone il gusto e il valore nutritivo. L'amaranto va fatto bollire per circa mezz'ora, in una quantità d'acqua pari a 3 volte quella dei fagioli. Il sapore è gradevole e dolce. I fagioli possono essere tostati in una padella antiaderente con un filo d'olio (scoppiano e si ottiene una specie di popcorn ideale per muesli, patatine e pasticcini) o soffiati. Si può usare anche la farina, ma poiché non può lievitare da sola per l'assenza di glutine, è bene mescolarla con farina di farro, kamut o frume.
